Son tornato a cantar le amabili gesta della dozzina più sporca che ci sia. Ringrazio per le belle parole dette sul mio conto e inizio di gran carriera a spiegare le marmoree gesta.
La partita era sentitissima. Tutti ricordano l'ultima partita tra i Dirty Dozen e i celebri K4, capitanati sempre dal redivivo Scialpi. L'anno scorso l'armata delle tenebre aveva affrontato la compagine azzanese estremamente incerottata, infatti ricordiamo il commento del nostro amico partenopeo “sembra a guaddà wakkin ded”. Nonostante le nostre deficienze fisiche e anche personali di quel periodo siamo riusciti in un match agguerritissimo a sedare i K4. La partita è stata una vera e propria scalata. La data di quella partita, se non ve lo ricordate, coincideva con la fuga di 12 scimmie impazzite dal limitrofo zoo di San Quirino.
La partita ha un preambolo molto bernoccoloso. Infatti come è giusto che sia la nostra mani di fata, memore delle spiegazioni della teoria di Mohs fattegli dal nostro ingegnero, ha provato a scalfire con la testa un blocco di marmo del peso di 3 o 4 Sequoia. Nonostante tutti voi pensiate che il marmo abbia avuto la peggio, in verità vi dico che al pronto soccorso non la pensavano così.
Quindi nel pomeriggio arriva una telefonata alla Coach che spiegava la situazione. Tutti avevano paura, tutti erano sotto shock. Il partenopeo per la disperazione si è strappato tutti i capelli. Una vera e propria tragedia.
Ma come la fenice risorge dalle proprie ceneri i Dirty hanno fatto buon viso a cattivo gioco. Ci siamo presentati in campo nonostante la defezione di mani di fata. Il primo set ha visto in campo la seguente formazione: in cabina di regia Valvola, come banda Pina e la vecia da spade, per i centrali era il turno di sequoia e bel Culo, e come opposto il Capo Ultras.
Il 1° set con non poche difficoltà in ricezione ha portato i Dirty Dozen ad avere la meglio sui K4. Da notare che le esultanze sguaiate da parte del folto pubblico (0 paganti 13 pagati) hanno portato il capitano dei K4 a chiedere moderazione nelle esultanze.
Questo ha causato nei Dirty Dozen una reazione di forza estremamente veemente, infatti il 2° set è iniziato con le parole di sequoia “ora ci tocca tirare forte”. Tutti hanno recepito il messaggio e con l'ingresso dell'ingegnero opposto al solito valvola, unico palleggiatore superstite, la musica e cambiata. A suon di parziali micidiali il set è finito 25 a 6. A memoria, il maggior scarto mai segnato nel torneo All For Volley. Ormai i Dirty Dozen erano moderatamente sulle ali dell'entusiasmo. Infatti memori della fuga di scimme degli anni scorsi e della carenza momentanea di banane nel mercato europeo hanno moderato le proprie esultanze. Portando il tono ad alcuni “Cribbio” e “Pofferbacco”.
Del 3° set sinceramente si ricorda poco perchè si stava cercando di trattenere la gioia per la vittoria di “alcuni”, ma non tutti, dei propri compagni di squadra preferiti.
E' stata una cosa fantastica la prima vittoria 3 a 0 da parte della sporca dozzina. Una vittoria mai messa in discussione, una vittoria netta. Da ricordare la prima da capitano della “sempreverde” che nonostante l'età e riuscita a ricordarsi di venire alla partita.
A gran richiesta da parte mia, anche perchè delle vostre richieste non me ne frega proprio niente, propongo la rubrica le azioni più belle:

  • Al terzo posto la parallela del capo ultra che ha piegato talmente tanto il polso che il metacarpo girnonzola libero per il parquet di San Quirino.
  • Al secondo posto le battute di “Pina” che ha ritrovato la sua vena comica inanellando una serie di barzellette che hanno fatto piangere, dal ridere, gli avversari e ci hanno permesso di avere un parziale impensabile nel secondo set.
  • Al primo posto iil nostro capitano occasionale, o meglio il nostro “capitano precario”, la sempreverde per aver aiutato molto molto molto da vicino Pina nelle battute. Era talmente tanto vicino da essere fuori dal campo.

Sarà per la prossima, ora il Cavaliere Mascarato si congeda, sicuro d'aver offerto cosa gradita.